TECNICA DI FOTORITOCCO PER TRASFORMARE UNA NORMALE FOTO, IN FUMETTO

PREMESSA


Chi conosce il mondo della fotografia, probabilmente avrà visto su internet qualche foto molto simile ad un fumetto, tipo questa:

 
Certo risulta difficile credere che una creazione del genere sia frutto di uno scatto con macchina fotografica digitale ed un pò di elaborazione al PC.
Essendo sempre molto curioso, guardando queste foto, mi sono chiesto… ma io sarei capace di produrre qualcosa del genere?
In fondo in fondo, tentar non nuoce e quindi mi sono messo alla ricerca di un tutorial che mi spiegasse come poter “fumettizzare” un normalissima foto.
In rete si trova un po di tutto, guide realizzate da gente come me che hanno sperimentato o solo copiato altre guide, ed i risultati certo non sono cattivi. Seguendo alla lettera i consigli dettati da questi tutorial non sono riuscito ad ottenere i risultati sperati, e questo perché è necessario considerare che ogni foto è differente dall’altra, e che quindi non esiste un metodo standard ed unico per elaborare il proprio fumetto.  

Con questa guida vi spiegherò la MIA esperienza personale e di certo non dovrete prenderla come se fosse la guida che di sicuro vi permetterà di ottenere una bellissima foto fumetto, perché il miglior risultato lo otterrete sfruttando al massimo la vostra sensibilità di fotografo e la conoscenza degli strumenti che andremo ad usare.
TUTORIAL

Per iniziare, vi consiglio di usare 3 (tre) scatti dello stesso soggetto con esposizioni diverse, con almeno 1 stop di differenza, anche se sarebbe meglio una differenza di 2 stop. (se non sapete di cosa sto parlando, abbandonate immediatamente la lettura di questo blog, andate a studiate l'ABC di tecnica fotografica e poi potrete sempre continuare a leggere questa guida).
Nell’esempio sono utilizzati 3 scatti con esposizioni differenti di 2 stop.

 foto correttamente esposta

foto sottoesposta

foto sovraesposta

A questo punto, le foto in questione devono essere elaborate con un software che possa sfruttare al massimo le tre differenti esposizioni, sviluppando un’immagine chiamata comunemente HDR (High Dinamic Range). Io ho utilizzato la versione 4.0 di Photomatix a 64bit, ma le versioni più vecchie svolgono lo stesso identico lavoro.
Si apre il programma e si sceglie la funzione Load bracketed photo, si scelgono le foto interessate e si clikka ok. A questo punto apparirà una finestra di dialogo che vi chiederà di scegliere l’esatta differenza di esposizione delle foto. 
In questo caso scegliamo 2. Successivamente appare un’altra finestra che ci chiede se vogliamo processare le nostre foto con determinati parametri. Se le foto sono perfettamente uguali, nel senso che non necessitano di essere allineate, di essere corrette, potete lasciar perdere tutto e clikkare direttamente su OK.
A questo punto vi apparirà un’unica immagine delle 3 foto, con colorazione molto diversa dall’originale, non vi preoccupate è normale!
 

Dopo aver fatto innumerevoli tentativi, ho avuto modo di notare che i migliori risultati si ottengono utilizzando una semplicissima configurazione predefinita che trovate in basso a sinistra tra i “presets” che si chiama “grunge”. Attivata questa funzione io aumento il micro-smoothing fino a 2 circa, per eliminare le macchie nere da tutto il fotogramma. Alla voce smooting clikko su high e la nostra immagine sembra già pronta per essere elaborata con Photoshop. Clikkate su run e poi salvate l’immagine in formato tiff a 16 bit.
Fino a qui sembra che la mia guida sia del tutto simile a quella scritta da altri, ma qui viene il bello! Dimenticate gli innumerevoli passaggi e la prospettiva di un lavoro difficile ed estenuante. E’ tutto molto più semplice di quanto  pensiate. Troverete questa mia spiegazione molto diversa, allo stesso tempo semplice e tremendamente efficace.
La seguente elaborazione è stata fatta con Adobe Photoshop CS4.
Vi ripeto un’altra volta che la seguente elaborazione ed il relativo risultato finale sarà solo frutto della vostra sensibilità nel capire fino a che punto spingersi con i vari filtri da applicare.

Se non avete mai utilizzato Photoshop o altri software di fotoritocco, rinunciate ad andare avanti, anche perché non starò a spiegarvi passo-passo dove dovete clikkare e le impostazioni da dare ad ogni singolo filtro, perché, lo ripeto, ogni foto va "elaborata" in maniera differente da altre foto. Infatti ci sono foto molto scure con cui sarà difficile poter realizzare un fumetto, mentre quelle più semplici da "fumettizzare" sono quelle in cui vi è un evidente gioco di luci/ombre e colori saturi.  

Aprite l’immagine con Photoshop, applicate una leggera maschera di contrasto (3 pixel – 50%), regolate i livelli in modo da avere una esposizione leggermente sottoesposta ma con i neri ed i bianchi simili alla realtà, in poche parole rendete il nero veramente nero ed il bianco che più bianco non si può.  
In alcuni casi sarà necessario ritoccare alcune parti della foto con lo strumento “scherma” che serve per sovraesporre solo alcuni particolari che Photomatix ha reso troppo scuri ripetto alla realtà. Nel caso in oggetto ho schiarito il tetto della casa.
 
A questo punto siamo a metà dell’opera.
Duplicate il livello. Applicate una sfocatura al livello duplicato (controllo sfocatura) idonea a non fare perdere troppi particolari. In questo caso ho usato il valore 16%.




 Ora applicate il metodo di fusione tra i livelli “schiarisci” e regolate il livello di opacità, che di solito sarà inferiore al 100%. Nella maggiorparte dei casi io ho utilizzato livello di opacità pari all'80%, ma ci sono casi in cui ho usato anche il 50% e 30%.  Ora unite i livelli. Applicate una forte maschera di contrasto, facendo particolare attenzione alla regolazione dei pixel, che saranno interessati, infatti per la foto in esame, ho applicato una maschera di contrasto con 90 pixel e 83% come fattore, ottenendo un ottimo risultato:


Lo ripeto ancora una volta. Non si ppossono ottenere buoni risultati applicando sempre le stesse impostazioni a foto che sono differenti. Nel caso in oggetto mi è bastato applicare la stessa maschera di contrasto a tutta la foto, mentre in altre foto dove ci sono piccoli particolari da valorizzare (ad esempio un prato) ed è necessario effettuare una selezione separata degli oggetti ed applicare ad ognuno una differente sfocatura e poi una differente maschera di contrasto. 

Foto originale


Foto fumetto


PROVA NISSIN SPEEDLITE DI866 PROFESSIONAL


Come mia abitudine, per evitare di prendere cantonate, prima di comprare qualsiasi cosa, cerco informazioni sul prodotto via web e presso le persone che lo utilizzano. Anche per questo flash ho fatto le dovute ricerche su vari siti web, forum, blog ecc.. ma non ho trovato quella uniformità di giudizio che di solito si percepisce da prodotti blasonati. Se qualcuno ha scritto che il flash in questione è perfettamente funzionante e dalle straordinarie prestazioni, qualcun altro ha scritto l’esatto opposto, riscontrando problemi di utilizzo, oltre che svariate lacune nel misurare esposizione e quant’altro. Personalmente, è il primo flash che compro e quindi non posso fare un paragone con altri flash paritetici più conosciuti e costosi, quindi mi limiterò a mostravi qualche scatto fatto con Nikon D300s + Nissin Speedlite Di866 professional.
Ecco la confezione del flash, molto semplice e compatta:  
Il contenuto della confezione: manuale CD, garanzia, custodia morbida, basetta:

Il flash è molto leggero, con schermo a colori con funzione di auto rotazione:

 
Vista frontale del flash dove è possibile vedere il diffusore integrato ed il sub flash che è possibile vedere in funzione solo quando si ruota la lampada verso l’alto: 



  














Ed ora passiamo al test vero e proprio. Ho scattato una prima foto al mio soggetto in questione con le seguenti impostazioni: Lunghezza focale:85mm - Modo messa a fuoco:AF-S - Diaframma:F/5,6 - Tempo di posa:1/3sec. - Modo di esposizione: Auto programmato - Comp. 
esposiz.:0EV Misurazione:Matrix - Sensibilità ISO:ISO 
 400 giusto per avere un metro di paragone tra le varie tipologie di misurazione, funzionamento wireless, con e senza flash.
1 - senza flash:
Da questa foto in poi i dati di scatto saranno sempre: Lunghezza focale:85mm - Modo messa a fuoco:AF-S - Diaframma:F/5,6 - Tempo di posa:1/90sec. - Modo di esposizione: Auto programmato - Comp. esposiz.:0EV Misurazione: Matrix - Sensibilità ISO:ISO 400 
2 – modo TTL luce diretta senza diffusore :
3 – modo TTL luce diretta con diffusore:

4 – modo TTL luce indiretta 45° con diffusore:  
5 - modo TTL luce indiretta 60° con diffusore:  
6 – modo TTL luce indiretta 45° con diffusore + 0,7 EV:
7 – modo TTL luce indiretta 45° con diffusore + 1,3 EV:
8 – modo TTL luce indiretta 45° con diffusore - 0,7 EV:
9 – modo TTL luce indiretta 60° con diffusore + sub flash ¼ potenza:






10 – modo AUTO luce indiretta 45° con diffusore:
Ho provato anche la modalità wireless, moto facile da gestire. Basta andare nel menù bracketing/flash della macchina ed impostare il flash incorporato come commander, selezionare il gruppo ed il canale di utilizzo come quello del flash o viceversa e cominciare a divertirsi.
Ho provveduto a mettere il flash a circa 2 metri alla sinistra, avanti la macchina, senza luce del flash pop-up ed è venuto fuori questo:
Visto che le ombre prodotte erano troppo evidenti ho attivato il flash pop-up con un evidente miglioramento:
Visto che mi trovavo ho testato anche la sensibilità del flash in modalità wireless diminuendo di -0,7 EV
Ho provato anche a mettere il flash dietro la fotocamera (avete capito bene…..DIETRO…… alle mie spalle) e devo dire che il flash, al contrario di quanto dicono i vari scienziati/fotografi, funziona benissimo ed il risultato è questo:
Per ultima una foto fatta col solo flash pop-up integrato in fotocamera……. la differenza c’è e si vede!!!!

Ho provato a testare anche la modalità stroboscopica supportata dal flash ma con risultati scadenti in quanto non sono ancora in grado di ottenere foto decenti, quindi questo test lo farò appena ci avrò capito qualcosa. Devo dire che il flash Nissin Speedlite Di866 professional è un pò rumoroso quando muove la parabola interna per adattarsi alla focale richiesta ma certamente questo non potrà dare fastidio alcuno a persone sane di mente. Ho avuto modo di udire una specie di fruscio dopo una serie abbastanza lunga di lampi stroboscopici, ma questo credo che sia del tutto normale. Non ho avuto modo di verificare la velocità della ricarica in quanto ho scattato abbastanza lentamente 10 sec. tra uno scatto e l’altro e comunque il flash in 80 scatti circa si fatto trovare sempre pronto. Considerando che è costato meno di 200€ e che comunque è un apparecchio dotato di tutte le funzionalità che lo collocano nella fascia Pro, mi ritengo soddisfatto dell’acquisto. 

Aggiornamento:  a dimostrazione della grande potenza di questo straordinario flash, vi mostro una foto scattata di recente dove mi trovavo a 30 metri circa dal soggetto. I dati di scatto 35mm f/4.5 1/50 ISO 1600











OBIETTIVI CATADIOTTRICI / MIRROR


Spesso e volentieri mi è capitato di vedere, in vari siti internet, degli obiettivi di forma strana e dalla lunghezza di focale molto interessante, ovvero 500mm, potenzialmente adatti a scattare da lunga distanza. Si tratta di obiettivi non convenzionali chiamati catadiottrici o anche mirror.


Questi, se paragonati a quelli tradizionali di pari focale, spesso sono proposti a prezzi veramente interessanti, e nella maggior parte dei casi, l’utente non informato, visto il prezzo irrisorio, tende a pensare che si tratta di oggetti dalla infima qualità, per cui non vale la pena spendere neanche 1 euro.


Per mia natura sono curioso e mi piace andare a fondo alle questioni, fino a sviscerare completamente l’argomento, quindi ho deciso di andare in fondo alla vicenda ed informare quelli come me, interessati ad un eventuale acquisto.




Innanzitutto bisogna dire che gli obiettivi catadiottrici o mirror (dall’inglese specchio), sfruttano un geniale sistema di specchi, uno concavo e l’altro convesso, i quali permettono di avere una notevole lunghezza focale riducendo di 2/3 sia le dimensioni che il peso dell’obiettivo, rispetto ad un obiettivo tradizionale di pari focale, ma, proprio a causa di questo schema di specchi, l’apertura di diaframma, nella maggior parte dei casi, è fissa a f/8, dimostrando che ci troviamo davanti una lente non proprio luminosissima.


Purtroppo non è semplice trovare in commercio queste lenti prodotte dai marchi più blasonati, in quanto la loro progettazione risale agli anni ’80 e col passare del tempo le varie case costruttrici ne hanno abbandonato la loro evoluzione, difatti nei cataloghi Canon, Nikon, Olympus, Sigma e Tamron, non sono più presenti. Solo Sony ha tutt’ora in produzione un modello, dotato anche di autofocus!!!


Ma come funzionano?


Vediamo lo schema ottico: 


















La lente frontale lascia passare i raggi luminosi provenienti dall'esterno che vengono riflessi da uno specchio concavo a forma di corona circolare su uno specchio secondario di forma convessa, che a sua volta la rinvia al sensore della macchina fotografica o alla pellicola.
Semplice no?
E' proprio questo sistema di specchi che riduce notevolmente la luminosità dell'obiettivo e la nitidezza dell'immagine. Ma di fatto ci troviamo di fronte la possibilità di portarci in giro un obiettivo, non lo dimentichiamo, con focale da ben 500mm e dal peso limitato a circa 1 Kg anziché 3-4 Kg di un obiettivo tradizionale di pari focale.
Io non ho avuto modo di provarne neanche uno, ma qualcuno più spendaccione di me si è passato il tempo a produrre una prova comparativa tra un Tamron SP 500/8 ed un Canon EF500/4.5L USM. 
Osservate le foto di prova e decidete voi stessi. 



E' evidente che il vantaggio dell'obiettivo Canon, ma tenete presente che sono stati messi a confronto un obiettivo da poche centinaia di euro con uno che ne costa 2.000 di euro.

SBLOCCARE UN CELLULARE O SMARTPHONE .... SI PUO'

Credo che ognuno di noi abbia avuto a che fare con i vari operatori di telefonia mobile e forse in tanti abbiamo nella nostra disponibilità apparecchi ceduti in comodato d'uso gratuito da parte dell'operatore di telefonia, che ricordo, non possono essere sbloccati, neanche dopo i 18 mesi garantiti dal Decreto Bersani. 
Discorso differente se il cellulare é brandizzato ma di fatto è di proprietà, in questo caso è sempre possibile sbloccarlo.
Questi apparecchi in comodato d'uso gratuito sono legati all'utilizzo esclusivo di SIM proprietarie del gestore di telefonia (se il telefono è della 3 lo stesso non accetterà mai SIM di altri gestori di telefonia), ma talvolta i rapporti con il gestore si incrinano, non si utilizza più la SIM e restituire il telefono risulta difficile, poiché, spesso si tratta di modelli costosi, quindi perché abbandonarli in un cassetto?
Non sarebbe meglio trovare il modo di riutilizzarli? Certo, ma come ho detto sopra lo "sblocco" non è fattibile in quanto si andrebbe contro quanto sottoscritto in sede di contratto col gestore di telefonia.
Infatti non sarebbe possibile modificare fisicamente il telefono perché prima o poi il telefono dovrà essere restituito e si rischia di essere scoperti dall'operatore telefonico, che volendo potrebbe applicare una penale. .
Io non volevo crederci, ma un modo per utilizzare altre SIM sul telefono bloccato c'é e non comporta una modifica fisica e rintracciabile, infatti si tratta di un semplicissimo chip, chiamato X-SIM, sottilissimo e dalle dimensioni della SIM che va applicato sulla stessa, ed infilato nell'apposito alloggiamento.
Basterà fare un piccolo buco sulla SIM in coincidenza del chip posto in alto ed infilarlo nel telefono ed il gioco è fatto!!
Io l'ho provato su un telefono Nokia 6288 edevo dire che funziona benissimo.
Il produttore del chip lo garantisce funzionante per la maggior parte dei telefoni in commercio, inclusi gli smartphone tipo HTC ed anche Aplle iPhone.
Il chip lo trovate facilmente su Ebay.co.uk basta digitare X-SIM.



NUOVO OBIETTIVO O NUOVA FOTOCAMERA?

Durante un evento all'aperto nella città di San Francisco (USA), un utente è riuscito a fotografare questo strano congegno. 


Cosa sarà mai?
Di sicuro il materiale sotto la scatola è Nikon. L'autore delle foto dice di esser riuscito a leggere l'etichetta sull'obiettivo che riporta "DX  f/2.8", ma, di obiettivi con queste caratteristiche e di quelle dimensioni esisterebbe già il 17-55mm, appunto f/2.8, e in realtà la forma è diversa, quindi si ipotizza l'arrivo di un nuovo obiettivo in formato DX. Qualcuno sostiene che, vista la presenza di 2 obiettivi all'interno dello stesso aggeggio, potrebbe  trattarsi di un prototipo di  macchina per scattare in 3D. Io personalmente penso che se si fosse trattato di un nuovo obiettivo, di sicuro non l'avrebbero nascosto in quel modo, piuttosto si tratta di qualche nuova fotocamera. Voi che ne pensate?
Link alla notizia originaria
Nikon Rumors 

VIRGIN, NEL 2015 PARTE IL TURISMO SPAZIALE

Virgin annuncia l'inizio dei test per il vettore spaziale chiamato SpaceShipTwo, che porterà a fare un giro nello spazio le oltre 330 persone, che avrebbero già prenotato un posto a bordo della navicella, sborsando un acconto da 200.000 dollari.
I collaudi stanno rispettando la tabella di marcia e la partenza del primo volo è prevista fra 3-5 anni.

IBM Lancia la nanofotonica!! Cos'é?

Il colosso americano dichiara di aver ottimizzato la tecnologia nanofotonica a tal punto che è già pronto il kit dimostrativo. 
Ma di cosa stiamo parlando?
Mi spiego: attualmente, nei compuer in uso, ma anche nei vari congegni elettronici, gli impulsi vengono trasmessi attraverso delle comuni piastre con piste prestampate in rame, soluzione che non permette ulteriori margini di sviluppo in termini prestazionali. Con questa nuova tecnologia "avalanche photodetector" (fotorilevatore nanofotonico ad effetto valanga), IBM è riuscita a trasferire dati  attraverso impulsi ottici, sino alla stratosferica velocità di 40 Gigabite al secondo. 
E' il germanio, per le sue caratteristiche intrinseche, a permettere l'effetto valanga scatenato dalla ricezione dei raggi luminosi.  
Questo significa che le prestazioni dei computer futuri potranno essere moltiplicate fino a dieci volte!!
Certo, l'alto costo di tale tecnologia non permetterà una sua rapida diffusione, ma IBM stima che nel prossimo decennio molti appassionati, dal portafoglio molto capiente, potranno essere possessori di computer dotati di tale meraviglia tecnologica.

P.S. non vedo il bisogno di implementare tali tecnologie se ci troviamo nel 2010 ed ancora gli hard disk sono dotati di tecnologia vecchia di 20 anni, rappresentando un vero e proprio "collo di bottiglia" alle prestazioni, già ottime, degli attuali computer.  

COME SCEGLIERE UN COMPUTER PORTATILE? MINI GUIDA

COME SCEGLIERE UN COMPUTER PORTATILE?
MINI GUIDA

Questa mia piccola guida è dedicata a quanti di voi, che alle prese con un imminente acquisto di un nuovo computer portatile, sono indecisi su quale modello scegliere.......



Scattare foto e video in HD contemporaneamente si può

Alcuni ricercatori della Oxford University hanno inventato la prima fotocamera digitale in grado di scattare foto e realizzare video contemporaneamente. Si tratta di un unico sensore che si occupa di scattare foto e video ad alta risoluzione contemporaneamente. Permette inoltre di trasformare una serie di immagini ad alta definizione in un film, o viceversa decodificare un film per produrre scatti in alta definizione.
Tecnicamente si tratta di un chip di un proiettore home cinema e un sistema miniaturizzato di specchi mobili "per il controllo della luce dei pixel". Il risultati finale è impressionante: ben 400 fotogrammi al secondo contro i 25 di un comune dispositivo.
Al momento l'unico problema riscontrato dai ricercatori è il costo elevato del dispositivo che si aggirerebbe intorno alla modica cifra di 69.000€!!!!
Dove andremo a finire??!!

PMA 2010 di Los Angeles

Il Photo Marketing Associaton 2010, la fiera statunitense della fotografia che si è tenuta dal 30 gennaio al 3 febbraio nei pressi di Los Angeles ha visto protagoniste le fotocamere ibride, cioè quelle macchine fotografiche compatte, con lenti intercambiabili e sensori di grosse dimensioni, ma senza specchio.
In base all'interesse dimostrato dal pubblico nei confronti di queste macchine dal semplice utilizzo e dalle super prestazioni, questo dovrebbe dimostrare che il futuro della fotografia del mercato non professionale, sia già stato segnato.
 
Samsung aveva creduto nel progetto ibrido fin quasi dalla prima ora e a breve la sua NX10 dovrebbe arrivare sul mercato in tutti i paesi. Al PMA 2010 il produttore coreano ha annunciato che nel corso dell'anno arriveranno 5 nuovi obiettivi, portando a 8 il parco lenti della sua soluzione ibrida. I nuovi obiettivi vanno in due direzioni: da un lato offrire un vetro base per kit a basso prezzo, il 18-55mm non stabilizzato, e un tuttofare adatto a tutte le tasche, il 18-200mm, dall'altro con il 20mm f/2.8 pancake e il 60mm f/2.8 macro, dare maggior lustro alla gamma.



Ricoh ha proposto a novembre la sua particolare interpretazione del tema, con la sua GXR che si presenta come un corpo macchina modulare, al quale è possibile agganciare diverse unità composte da sensore più ottica, ognuno ottimizzato per un particolare ambito. Le due novità presentate al PMA 2010 vogliono fornire al pubblico un sistema modulare tutto fare, che si adatti alle esigenze dei fotografi: da una parte troviamo infatti un modulo con sensore di piccolo formato CMOS back-illuminated e ottica 28-300mm equivalenti, che si pone in concorrenza con compatte e bridge e si affianca al precedente modulo 24-72mm, dall'altro un modulo con sensore APS-C da 28mm con apertura massima f/2.5.



Sigma ha in gamma sia reflex sia compatte con ottica fissa basate su sensori APS-C Foveon X3 e sembrerebbe a tutti una mossa abbastanza logica l'entrata nel mercato delle ibride, avendo già esperienza nei due settori direttamente confinanti.

Mi presento

Salve a tutti, questo mio blog nasce tardi, nel senso che sono già milioni le persone che hanno blog, siti ed altri spazi di comunicazione propri, dentro i quali pubblicano le proprie opinioni.
Arrivo tardi ma desidero recuperare attraverso un costante aggiornamento di queste pagine.
Gli argomenti trattati saranno di natura tecnologica e non solo. Cercherò di fare anche una discreta informazione a 360°.